Semi di girasole, zucca, sesamo, lino, canapa e chia sono semi oleosi, perché costituiti prevalentemente da grassi. Per questo rappresentano un condimento complementare all’olio EVO.
Come si utilizzano i semi oleosi in cucina? Perché è importante macinarli prima del consumo?
Vediamo insieme come utilizzare i principali semi oleosi, preservandone le caratteristiche nutrizionali.
- I semi di girasole apportano una quota elevata di proteine; la porzione standard (30 grammi) è in grado di soddisfare l’intero fabbisogno vitamina E. Puoi utilizzare i semi di girasole in sostituzione della frutta secca per la preparazione del pesto, oppure puoi preparare un’ottima crema a base di yogurt per condire le tue insalate. Ti consiglio di tostare i semi per 3-4 minuti a fuoco basso, avendo cura di muoverli spesso per non bruciarli.
- I semi di lino rappresentano una fonte principale di grassi omega-3 di origine vegetale; sono un condimento-integratore fondamentale per chi segue una dieta vegana oppure per chi non consuma pesce azzurro: fonte principale di grassi omega-3 d’origine animale. Utilizza un macina pepe per tritare i semi di lino al momento di condire i tuoi piatti e per assimilarli al meglio. I grassi contenuti sono fortemente instabili: conserva i semi di lino in un barattolo lontano da luce e calore.
- I semi di sesamo sono una fonte principale di calcio vegetale. Il calore inattiva alcuni anti-nutrienti contenuti nei semi, quindi una leggera tostatura è consigliata. I semi di sesamo tostati sprigionano un’aroma di nocciolina molto appetitoso e sono la base di un condimento della cucina macrobiotica. Utilizza il Gomasio in sostituzione del sale.