Il gonfiore addominale è uno dei sintomi più diffusi tra le persone che si rivolgono a me per una consulenza, e i prodotti contro il gonfiore spopolano sulle pubblicità. Ne parlo in questo articolo perchè credo sia importante capirne le cause.
Possono essere molto diverse da persona a persona, e quindi non è saggio applicare la stessa dieta a chiunque soffra di disturbi digestivi.
Ecco una piccola guida per capire quali sono i comportamenti alimentari da attuare per migliorare la situazione.
- L’intestino ha bisogno di acqua. Se il gonfiore si associa a stitichezza, inizia a monitorare quanta acqua bevi durante la giornata. Cerca di raggiungere i 2 litri. Potresti scegliere acqua bicarbonata che migliora il transito intestinale.
- Intolleranza al lattosio. Se hai notato che i disturbi intestinali compaiono dopo aver consumato latte, o derivati, potresti essere intollerante a questo zucchero. Attenzione! Il lattosio viene inserito anche in alcune carni conservate e prodotti industriali. Non è più presente nei formaggi stagionati. Puoi eseguire un Breath-test su prescrizione del tuo medico, per essere certo\a di soffrire di questa intolleranza.
- Glutine. Non è così semplice essere intolleranti al glutine. L’errore più frequente è mangiare sempre e solo grano o frumento. È doveroso variare i cereali nella dieta e mangiare pasta e pane fatti con farine alternative al grano, altrimenti la noia è in tavola!
- Fibre. Non sono tutte uguali! Alcune sono solubili, quindi ammorbidiscono le feci. Altre sono insolubili, come la crusca, che serve ad aumentare il volume fecale e stimola la peristalsi. Per introdurre entrambe le tipologie devi consumare frutta e verdura ad ogni pasto, legumi abbinati a cereali decorticati e frutta secca (è importante l’idratazione).
- Aria deglutita. Forse non te ne accorgi ma: fumare, masticare gomme, mangiare velocemente, bere bevande gassate, comportano l’introduzione di molta aria nella pancia. Facci caso: se mastichi lentamente aiuterai gli enzimi digestivi a lavorare meglio e ti sentirai di aver digerito il pasto.
- Spezie in cucina: non servono soltanto a ridurre l’uso del sale, ma anche a migliorare la digestione con la stimolazione delle secrezioni enzimatiche e della peristalsi intestinale. Ad esempio: zenzero, anice stellato, cumino, aneto, coriandolo e semi di finocchio hanno un’ azione carminativa, cioè facilitano l’eliminazione dei gas di fermentazione intestinali.
Grano saraceno con cime di rapa e semi di girasole tostati.
- FODMAPs rappresentano delle categorie di zuccheri contenuti in moltissimi alimenti. In soggetti predisposti causano: gonfiore, crampi addominali, alterazioni dell’alto. Sono riconducibili ad un quadro clinico chiamato Sindrome dell’intestino irritabile. Se questa è la tua condizione non improvvisarti in diete fai da te: ti occorre l’aiuto di una specialista.