È tempo di Crescia di Pasqua: la richiede la nostra tradizione gastronomica, la colazione pasquale e le scampagnate di Primavera. È un cibo che si mangia di gusto e con le mani.
L’abitudine di preparare la Crescia di Pasqua in casa ha lasciato il posto alla praticità di acquistarla già pronta. Le due versioni sono sovrapponibili o ci sono delle differenze?
Leggere l’etichetta degli ingredienti è fondamentale per comprendere le composizione della ricetta.
- Nella Crescia confezionata i grassi utilizzati sono: margarina, strutto e olio extra vergine d’oliva. Ricorda che gli ingredienti vengono elencati in ordine decrescente, quindi se l’olio EVO è scritto dopo lo strutto, significa che è presente in minor quantità rispetto al precedente. La margarina è il grasso principale, solida come il burro, ma viene prodotta a partire da oli vegetali (che dovrebbero essere indicati in etichetta) attraverso un procedimento chimico chiamato idrogenazione che la rende solida a temperatura ambiente.
- Nella Crescia casalinga (secondo la ricetta di mia zia Bice) ci sono: burro, strutto, olio EVO, quindi i grassi principali sono d’origine animale. Sarebbe consigliabile sostituirli utilizzando esclusivamente olio EVO, come in questa ricetta!
Quando sull’etichetta di un prodotto confezionato trovate la scritta grassi idrogenati o parzialmente idrogenati, lasciatelo sullo scaffale. Questa tipologia di grassi non dovrebbero far parte della nostra dieta perché in grado di aumentare i livelli di colesterolo LDL (quello cattivo) a discapito di colesterolo HDL (quello buono). Di conseguenza c’è un aumentato del rischio cardio-circolatorio.
La Crescia di Pasqua è un cibo ad alta densità energetica, cioè contiene molte calorie per porzione. Nella foto puoi vedere che una fetta corrisponde a circa 100 grammi. Se mangi due fette hai già introdotto le calorie di un pasto. Accompagnarla con delle verdure può essere una buona idea per non abusarne.
La Crescia di Pasqua casalinga è sicuramente più salata e un po’ più grassa di quella confezionata ma un cibo preparato da sé, o da chi ti vuole bene, ha tutto un altro sapore.