Oggi sono a fare la spesa con Elisa, che vuole chiarire i suoi dubbi sulle diciture di alcuni prodotti che acquista per la prima colazione. Ecco la lista della spesa:
-
Avena soffiata. Sulla parte anteriore della confezione troviamo la dicitura “senza zuccheri aggiunti“. Ciò sta a significare che tra gli ingredienti del prodotto non troviamo lo zucchero come dolcificante aggiunto.
Infatti, sul retro della confezione possiamo leggere come unico ingrediente avena da agricoltura biologica. La cosa, però, si complica perché compare una seconda dicitura “contiene naturalmente zuccheri“; Elisa è perplessa: gli zuccheri dove stanno? Leggiamo l’etichetta nutrizionale e troviamo l’indicazione Carboidrati e, a seguire, di cui zuccheri, contenuti in 100 grammi di avena. Essendo l’avena un cereale, è chiaro che sia una fonte di carboidrati – chiamati anche zuccheri complessi – e di una piccolissima parte di zuccheri semplici (inferiori all’1 %).
“Contiene naturalmente zuccheri” è una dicitura che potete leggere anche sulle confezioni di drink vegetali a base di riso (o di altro cereale), oppure sulle composte di sola frutta, o ancora sullo yogurt bianco (contiene lattosio, che è uno zucchero). Quindi è possibile leggerlo in tutti quei prodotti a base di alimenti che contengono zuccheri nella propria costituzione.
-
Mirtilli disidratati. Elisa mi chiede se si tratta di frutta secca oppure disidrata, e qual è la differenza tra le due tipologie.
Per frutta secca si intende quella oleosa, quindi: noci, mandorle, nocciole, pistacchi. La frutta disidratata invece – come dice la parola stessa – ha subito una disidratazione, quindi è stata eliminata l’acqua al suo interno. Per citare le più consumate: uvetta, prugne, albicocche, mirtilli, mango, mela, banana. Tra le due tipologie, secca e disidratata, vi è una differenza nutrizionale sostanziale. La frutta secca contiene principalmente grassi vegetali, mentre la frutta disidrata contiene principalmente zucchero, che è più concentrato rispetto alla frutta fresca di partenza, per via della disidratazione. Mangia una prugna fresca e poi una prugna secca (disidratata) e sentirai quanto è più dolce.
Del prodotto scelto da Elisa ho evidenziato l’aggiunta di ulteriori zuccheri, indicato nella lista ingredienti, sotto forma di succo di mela, e più in basso, zucchero. Il mio consiglio per Elisa è quello di scegliere della frutta disidrata senza zuccheri aggiunti.
-
Nocciole I.G.P. Elisa è incuriosita dal marchio (evidenziato in foto) di indicazione geografica protetta, che ha già visto in altri prodotti ma di cui non conosce il significato.
L’indicazione geografica protetta è un marchio a garanzia per il consumatore perché stabilisce, tramite una certificazione di controllo, la tipicità del prodotto. In questo specifico caso la Nocciola di Giffoni è coltivata nella zona del Salernitano in Campania – l’indicazione geografica protetta riguarda una dozzina di comuni sul territorio Campano. Il marchio I.G.P. viene applicato ad una vasta gamma di produzioni del nostro territorio: ortaggi, frutta, carni lavorate e formaggi.
Anche oggi la spesa è fatta! Se vuoi anche tu una consulenza sulla spesa, contattami per La Spesa Non Ti Pesa.